Cose che ti influenzano per tutta la vita

Il film di Hitchcock del ’63 è considerato ancora oggi uno dei capolavori del genere horror e del cinema in generale. Certo, dagli effetti utilizzati si vede che è alquanto datato, e credo che quasi nessuno si spaventi più a vederlo, di questi tempi. Eppure l’idea degli uccelli che inspiegabilmente attaccano gli esseri umani, impreparati e incapaci di affrontarli, genera almeno un po’ di inquietudine. Perlomeno a me accade così. In particolare la scena finale, coi protagonisti costretti a farsi largo tra una miriade di corvi neri che se ne stanno lì, appollaiati, prendendo possesso di un territorio ormai appartenente a loro. L’uomo che si ritira di fronte alla natura. Ci sono tre cose che mi rimandano sempre con la mente a Gli uccelli, un classico senza tempo con Tippi Hedren e Jessica Tandy: i corvi, appunto; poi le persone che fumano in prossimità di una stazione di servizio, e infine, i gabbiani. Ogniqualvolta vedo dei gabbiani in città, non posso far a meno di chiedermi cosa li spinga ad addentrarsi lontano dal mare, e di pensare che un giorno, prima o poi, verranno quaggiù a darci una bella beccata.

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