Si è parlato parecchio degli Hollywood Film Awards in quest’ultimo weekend. Oramai le cerimonie di premiazione sono così numerose che non bastano più le dita di una mano a contarle. Questa qui, dicono, apre ufficialmente la corsa agli Oscar, perché ci sono molte possibilità che tra i suoi vincitori (non esistono delle nomination) si nascondano i prossimi favoriti dall’Academy. L’anno scorso toccò a Jared Leto e Matthew McConaughey, che effettivamente vinsero davvero l’Oscar, mentre Sandra Bullock e Julia Roberts si dovettero accontentare di esser state nominate. I fortunati di quest’edizione potrebbero essere ancora più fortunati l’anno prossimo, chissà. Intanto si fa un gran parlare di Johnny Depp che, a quanto pare, sarebbe salito sul palco a consegnare un premio completamente ubriaco. Io il video l’ho visto (lo posto qui sotto), e devo dire che barcolla visibilmente e biascica parole un po’ a fatica. E poi il discorso commovente di Shailene Woodley, Jennifer Lopez che sbaglia a pronunciare il titolo del cartone vincitore Dragon Trainer (How to DRAIN Your Dragon invece di How to TRAIN Your Dragon), le battute di Steve Carell e Channing Tatum, e l’immensa simpatia della padrona di casa Queen Latifah. Poi Gerard Butler, Hilary Swank, Laura Dern, Kristen Stewart, Felicity Jones, Angelina Jolie, Jared Leto, Mike Myers, Steven Tyler, Robert Downey jr., insomma, una carrellata di star degna di un evento in grande stile.
Il premio per il Miglior Film dell’anno è andato a Gone Girl, il thriller di David Fincher che uscirà da noi il prossimo 18 dicembre con il titolo L’amore bugiardo, e che vede protagonista Ben Affleck nei panni di un giornalista sospettato della scomparsa della moglie, interpretata da Rosamund Pike. Non c’è bisogno di dire che questa menzione aumenta ancora di più la curiosità per l’ultima fatica del regista di Seven e The Social Network. Premio anche a Gillian Flynn per la Sceneggiatura e a Ren Klyce per il Sonoro.
Un altro film che si è portato a casa un bel po’ di riconoscimenti è The Imitation Game, la storia del matematico inglese Alan Turing, che si distinse nel campo dell’informatica e nella decifrazione di algoritmi, mise la sua competenza al servizio dell’esercito negli anni della Seconda guerra mondiale e fu perseguitato a causa della sua omosessualità. Quattro premi in totale: Miglior Attore a Benedict Cumberbatch, Miglior Regista a Morten Tyldum, Miglior Attrice Non Protagonista a Keira Knightley e la Miglior Colonna Sonora ad Alexandre Desplat. Nelle nostre sale l’anno prossimo, a gennaio.
Vincono, rispettivamente, come Miglior Attrice Esordiente e Miglior Attore Esordiente, Shailene Woodley per Colpa delle Stelle ed Eddie Redmayne grazie a La teoria del tutto, dove interpreta Stephen Hawking, e che dovrebbe arrivare da noi anche questo a gennaio.

Il premio alla carriera è andato invece a Michael Keaton, reduce da un periodo di assenza dal cinema che conta, e tornato proprio quest’anno con tre titoli di maggior richiamo, Need for Speed, Birdman e RoboCop. Miglior Attrice Protagonista è stata Julianne Moore con Still Alice, visto all’ultimo Festival di Roma, con il quale dovrebbe avere chance concrete di accaparrarsi anche la più famosa statuetta. Chissà quando potremo vederlo anche noi.
Miglior Attore Non Protagonista è stato Robert Duvall, con The Judge, mentre Foxcatcher, il film che narra la vera storia dell’assassinio di David Schultz alle Olimpiadi dell’84, ha vinto per il Miglior Cast (Steve Carell, Mark Ruffalo e Channing Tatum). Infine, premi tecnici a Transformers 4 – L’era dell’estinzione per i Migliori Effetti Speciali, a Grand Budapest Hotel per i Costumi e Guardiani della Galassia per il Trucco (ma vince anche un Hollywood Blockbuster Award). Jack O’Connell è la star su cui tenere gli occhi nei prossimi mesi.

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