Misery non deve morire

Uno scrittore di successo, sulla strada di ritorno verso casa, incappa in una tormenta di neve e in una sedicente infermiera, che gli si presenta come l’unica salvezza da morte certa. In realtà, apparirà ben chiaro, poco dopo, che si tratta soltanto dell’inizio di un incubo.

Misery non deve morireUna trama apparentemente così semplice è diventata, nelle mani di Rob Reiner, un capolavoro della tensione costruita in grande stile, e ha trasformato un viso tendenzialmente bonaccione e rassicurante come quello di Kathy Bates nella psicopatica più temibile del cinema degli ultimi vent’anni e più. Il fatto che sia tratto da un romanzo di Stephen King dev’essere, poi, non dico una garanzia, ma quantomeno un motivo per credere al potenziale di questo film – sebbene lì la protagonista fosse ancora più sadica di quanto non lo sia nella trasposizione su grande schermo.

Eppure, è bastato attingere alla metà dell’efferatezza che Annie Wilkes dimostra nel libro per renderla fin da subito un personaggio immortale, uno di quei cattivi che a volte sono l’essenza stessa dei film, e senza i quali non varrebbe la pena vederli. Il talento di Kathy Bates e il terrore di un James Caan, prigioniero rinchiuso e immobilizzato a letto, hanno fatto il resto.

Misery non deve morireE questo nonostante la macchina da presa non si muova quasi mai dall’interno in cui si svolge quasi tutta l’azione, facendone un esempio di cinema altamente claustrofobico, e trasmettendo anche allo spettatore la sensazione che, forse, da quella casa non ne usciremo mai più, se non da morti.

C’è da credere che la sorte di Paul Sheldon, autore della serie di successo sulle vicende di Misery, non sarebbe stata molto diversa se non avesse avuto tra le sue mani quel suo ultimo, fatale lavoro. Anzi, con ogni probabilità sarebbe rimasto ugualmente prigioniero tra le grinfie dell’infermiera svitata. A scatenare le ire di costei e a mandarla definitivamente fuori di testa, sarà la scelta di Paul di chiudere per sempre con la sua eroina letteraria, condannandola a morte. Ma Annie non ci starà. No, perché Misery è anche la sua eroina, e non permetterà che qualcuno e faccia del male. Sapete cosa ci fa Kathy Bates con un martello in mano, in quelle ormai famose foto che circolano da anni in rete? No? Allora correte ai ripari. Misery non deve morire vi aspetta.

VOTO: 10

Misery non deve morire

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