Vedo e non vedo: Lights Out e The Witch

Se inquadrare significa definire, e definire significa circoscrivere e precisare, non ogni scena intrappolata nella macchina da presa risponde a questo duplice significato. Una delle potenzialità del cinema è quella di incorniciare un’immagine senza dover necessariamente chiarire tutto ciò che mostra, e quindi di definire soltanto a metà, lasciando l’altra metà nell’ombra, o addirittura escludendola completamente dallo sguardo. I limiti dell’inquadratura, perciò, possono essere tali per lo spettatore che non riesce a vedere al di là dello schermo, ma non per forza per chi ha scelto di palesare soltanto quel che effettivamente si vede.

Light Out - Terrore nel buioVi ho tirato il pippone, lo so, ed era soltanto per dire che non sempre allo spettatore va riconosciuto il diritto di vedere tutto, ed è un regola che vale per alcuni generi più che per altri. Nel cinema horror, ad esempio, lo scioglimento del mistero non sempre equivale al fascino del mistero stesso, e a volte la colpa non è soltanto di una pessima sceneggiatura, ma anche dell’immagine, di quel concentrato visivo che non corrisponde affatto a come ce l’eravamo figurati. Allora, la soluzione non potrebbe essere quella di non scoprire tutte le carte in tavola? Se la paura viene soprattutto dall’incapacità di capire e di dare un volto alle nostre inquietudini, il risultato non sarebbe migliore se alcune opere rinunciassero a spiegarci tutto?

Me lo sono chiesto (anche) recentemente, guardando due film tra loro diversi, anche se pur sempre horror. Lights Out – Terrore nel buio comincia (bene, a mio parere) proprio rispettando quest’assunto, sicuramente anche per necessità strettamente narrative. Un’entità misteriosa che si manifesta solo al buio perseguita una famiglia da decenni; l’enigma che la circonda è legato non soltanto alle sue origini sconosciute, ma anche al fatto che, scomparendo alla luce, sia praticamente impossibile scrutarla. Il suo volto, il suo corpo, le sue dimensioni restano per noi imperscrutabili. Soltanto per poco, però.

Lights Out - Terrore nel buioNato come cortometraggio, Lights Out prolunga l’idea iniziale fino a raggiungere ottanta minuti scarsi, a volte con qualche trovata interessante, a volte stancamente. Quando la protagonista rinviene l’identità della creatura tra le tracce del passato, lo hanno già capito tutti da un pezzo di cosa stiamo parlando. Se un film horror si sputtana ancora prima che sia finito il primo tempo, non gli rimane che un’altra cosa da fare: spaventare. Ad una storiella deludente, quindi, non si poteva rimediare lasciando il mostro nell’oscurità? Evitare, cioè, di dargli una forma, cosicché potessimo continuare a chiederci: «Ma quello cosa diavolo è?». Forse sì, anche se il problema, comunque, resta principalmente narrativo piuttosto che estetico. Ad ogni modo, come sarebbe stato il film, in tal caso, non lo sapremo mai.

Con Lights Out, invece, The Witch ha in comune ben poco, oltre l’affidamento del ruolo principale ad una famiglia, seppur numericamente più numerosa e psicologicamente più instabile.  L’azione è calata indietro nel tempo e nello spazio, all’America del 1630 abitata The Witchdai Padri Pellegrini e intrisa di una religiosità pervasiva. Anche qui, non è difficile intuire che qualcosa si nasconde nei boschi, sebbene gli esiti non siano del tutto scontati.

Robert Eggers modella l’ambientazione sulla base del principio di privazione, lasciando che le poche cose che popolano la scena siano illuminate dalla scarsa luce naturale o dalle candele, mentre la foresta circostante incombe pericolosamente sulla famiglia esiliata dalla comunità d’origine. La scelta migliore, però, è stata quella di nascondere ai nostri occhi persino ciò che i protagonisti sono in grado di vedere. Tutto ciò a cui possiamo assistere con chiarezza è lo sgretolamento a cui il nucleo familiare è sottoposto sotto la pressione psicologica degli eventi, a cominciare dai genitori. Non vedremo mai altrettanto nitidamente le forme che il Male è in grado di assumere, né il modo in cui agisce sulle sue vittime. Tutto ciò che ci viene consegnato sono i suoi effetti devastanti. Il resto, possiamo solo immaginarlo. Inquietante, no?

VOTO LIGHTS OUT: 4

VOTO THE WITCH: 9

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