Il cacciatore, la regina di ghiaccio, la sorella cattiva che non si vede e Biancaneve che non c’è

Nella tradizione orale che ne accompagnava la nascita e la diffusione, favole, miti e leggende erano patrimonio di tutti. Chiunque poteva raccontarli, adattarli a una nuova situazione e persino aggiungerne un pezzettino. Talvolta, qualcuno aveva l’idea di fissarli su carta, consegnando quelle storie alla tradizione scritta. Chi conosce la mitologia classica saprà bene che di ogni racconto non esiste una versione che sia unica e sola.

Il cinema è uno strumento moderno di narrazione che ha lo stesso diritto della carta stampata di impadronirsi di una storia e di espanderla, di tagliarla, di continuarla. Scoprire che la regina cattiva di Biancaneve ha una sorella dotata di poteri magici non è in sé un’invenzione deplorevole, ma apre la via a una nuova rivisitazione, a un nuovo film.

the-huntsman-winters-war-wallpaper-20Quando entrano in ballo dei mostri sacri dell’immaginario collettivo, però, ancora prima di vedere il trailer, mi chiedo sempre il perché. Abbiamo forse delle motivazioni che non avevamo considerato? Per caso esiste la possibilità di far percorrere ai personaggi una ramificazione del nucleo narrativo originale che potrebbe condurre a intriganti sviluppi?

Il cacciatore e la regina di ghiaccio si presentava, all’apparenza, dopo gli apprezzabili esiti di Biancaneve e il cacciatore, come un’interessante prosecuzione di una storia che, per quel che ci riguarda, avrebbe anche potuto essere bella e conclusa lì. Invece no, da qualche parte a qualcuno dev’essere venuto in mente che c’era dell’altro da mostrare, che la fiaba di Biancaneve poteva essere arricchita di un’appendice secondaria.

E allora perché tanta svogliatezza nella scrittura? Se metà dei personaggi viene da uno script precedente, mentre Emily Blunt sembra presa da un film d’animazione e Jessica Chastain pare fare il verso a Katniss, e se pure gli effetti visivi non propongono nulla di nuovo, allora si può dire che dietro a quest’operazione c’è soltanto la volontà di sfruttare economicamente un marchio già collaudato?

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A metà tra un sequel e uno spin-off, il fantasy che avrebbe dovuto convincerci del perché si poteva fare un film sull’universo magico di Biancaneve senza, di fatto, aver bisogno della sua presenza, prosegue trascinando con sé ovvietà (una regina che domina i ghiacci che si chiama Freya?), incongruenze (passano i decenni e nessuno invecchia?) e il presupposto più banale e ripetitivo di tutti: i cattivi prima erano buoni, e poi sono stati traditi da coloro che amavano.

the-huntsman-winters-war-2016A tenere le redini dovrebbe essere un Chris Hemsworth che pare sentirsi veramente a suo agio nei panni dell’eroe bonario e muscoloso, a differenza della sua compagna Jessica Chastain che non sembra mai veramente credibile fino in fondo. Però insieme non appassionano tanto, almeno non più di quanto lo facciano le streghe che dovrebbero combattere.

L’unica che si salva in toto è Charlize Theron, che non ha bisogno di spiegare perché è cattiva, ma è malvagia con gusto fino alla fine, e che dimostra che se c’era un personaggio su cui valeva la pena indagare, semmai, era proprio il suo, alla faccia di sorelle, cacciatori, nani e mostri. Peccato che sia assente dallo schermo per più della metà del tempo.

VOTO: 4

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